Accomodati di pure
Eccomi qui. Se lavoreremo insieme, allora conosciamoci. Sono nato il primo dicembre, lo stesso giorno di Daniel Pennac. Un caso? Non credo.
Avrei preferito nascere un giorno prima, il giorno di Woody Allen, ma non si può avere tutto nella vita. Ho rischiato di condividerlo con Britney Spears per una manciata di ore.
La mia famiglia
Mio padre era militare e da lui ho preso il senso della disciplina. Mia madre invece era casalinga e appassionata di arte e da lei ho preso tutta la creatività, tranne quella in cucina, ma ho comunque talento nel mangiare. Mi viene spontaneo.
Dalla Sicilia, a parte l’aspetto da arabo e i genitori, ho preso il senso del rispetto assoluto della parola data.
Il mio talento
A scuola non sapevo cosa avrei voluto fare e la cosa era un po’ frustrante, perché i miei compagni lo sapevano: il calciatore. Una cosa era certa: ero curioso! Mi interessava sapere come funzionano le cose, ma a differenza del mio amichetto Gianmarco, che le smontava fisicamente e poi erano ceffoni, a me piaceva smontare i concetti.
NB: nella foto sono quello vestito da sceicco (credo). Gianmarco è quello vestito da Zorro col mantello rosso, accanto a me.
Le prime difficoltà
Quando avevo sette anni, mio padre è stato trasferito a Bonn, in Germania. È stata dura. Sono stato gettato in una lingua e una cultura nuova, senza braccioli o salvagente ed ho rischiato di affogare
In seguito ho imparato che la vita non ti dà quello che vuoi, ma quello che ti serve per crescere e a me serviva capire che la «differenza», in ogni sua forma di manifestazione, è una ricchezza e che, superata la paura, ogni viaggio nella novità è una meravigliosa avventura di crescita.
Ad un passo dalla felicità
Dopo la laurea in filosofia ho iniziato a scrivere cartoni animati, poi anche per il il cinema e per la TV, il che mi ha portato in giro per il mondo.
Non ho comunque abbandonato l’altra mia grande passione, quella dell’insegnamento, perché se c’è una cosa che amo è vedere la luce della comprensione che si accende negli occhi di chi mi è di fronte.
La grande crisi
Ed eccolo il Big One, il terremoto dei terremoti: la crisi economica del 2008. Il lavoro è diminuito, ma il matrimonio esigeva un impiego con entrate più stabili e così ho deciso di mettere a frutto le mie conoscenze di marketing ed ho iniziato a lavorare in Apple Care.
Il matrimonio purtroppo è naufragato, ma anche in questo caso la vita mi ha regalato un insegnamento preziosissimo: imparare ad ascoltare e curare le relazioni, perché comunicare bene è fondamentale non solo nel lavoro.
Rialzarsi in piedi
E adesso? Mi sono rimesso in gioco ed ho ripreso a insegnare e studiare: ho superato il concorso per docenti di scuola secondaria e continuo ad aggiornarmi sulla scrittura, implementando quella per social e web. Dimenticavo… ho pubblicato anche quattro libri.
Anche in quest’ultimo periodo ho avuto nuovi insegnamenti: quella che sembra la fine di una strada è solo la curva che ne fa nascere una nuova. La mia strada è comunicare bene ed è questo che so è che voglio fare.
Ti farò comunicare bene
Dopo le tante cadute nella vita, dalle quali mi sono sempre rialzato, ho imparato come non ripeterle: comunicando bene! Posso mettere questa esperienza al tuo servizio.
Se hai quindi bisogno di un insegnate, o di un copywriter, ghost writer o content creator, con molta motivazione e strumenti affilati, sei capitato nel posto giusto.