Prove lampanti che io e Christopher Moore siamo la stessa persona

Le prove lampanti che io e Christopher Moore siamo la stessa persona sono davvero tante, per l’esattezza sette, sette come i giorni in cui si svolge la storia di Reboot. Un caso? «Non credo», come direbbe il mio guru Adam Kadmon.

Due parole su come ho conosciuto Christopher Moore. Tutto è iniziato quando mia cugina mi ha regalato Il Vangelo secondo Biff, perché a suo avviso, io e Moore condividiamo molti aspetti di stile di scrittura. Beh, l’ho letto e, da quel momento, sono ufficialmente un tossico da Moore.

Sempre l’indomita cugina, mi ha costretto fisicamente ad inviare il mio romanzo Reboot allo stesso editore che pubblica Moore in Italia, cioè LIT Edizioni. Fatto sta, il giorno dopo mi ha risposto Natascia, che da quel momento è la mia editor (porella lei), e mi ha scritto che Reboot era la cosa più folle che avesse mai letto e che voleva pubblicarlo. Contenta lei.

Torniamo a Moore, ché, come avrete capito, ho la tendenza a divagare. Continua a leggere