Ricordo quel ventinove luglio, come fosse oggi. Da troppo tempo il mondo non aveva un leader che indicasse la direzione. Le grandi ideologie erano fallite una dietro l’altra: il comunismo, il turbo capitalismo, i fascismi. Anche le religioni erano passate di moda, dopo che tutti i leader religiosi erano stati postati ubriachi lerci su Instagram ad una delle tredici feste di addio al celibato del Dalai Lama a Las Vegas. Risultato? Terrorismo. Tanto terrorismo. Troppo terrorismo.
Faceva caldo quel ventinove luglio e tutti aspettavano che si manifestasse in mondovisione, a Lourdes, location scelta dal dipartimento Marketing e Social Media. L’elezione si era svolta a colpi di “Mi piace” sulla pagina Facebook “Save the world. Choose your leader”.
All’improvviso apparve in cielo in forma di ologramma. PippoBaudo. Gran colpo ad effetto di quei geniacci del marketing.
PippoBaudo disse che avrebbe salvato il mondo e ci provò davvero, attuando il suo piano d’azione per portare certezze al mondo, denominato “Fantastico”. Riuscì ad attuare Fantastico, dalla prima edizione, fino a Fantastico sei. Mise persino il Maestro Pippo Caruso a dirigere la task force contro il terrorismo, con un decremento del 32% di attacchi, grazie alla mondo-diffiusione del suo brano “Ricordi Incestuosi”.
Il primo vero imprevisto si presentò al momento di iniziare Fantastico 8. Il gruppo di dissidenti “Allegria”, ispirato a Mike Bongiorno e guidato dalla traditrice Lorella Cuccarini, iniziò una subdola guerriglia, denominata “Operazione Rischi tutto?”. Quei maledetti instillavano il veleno del dubbio al posto delle certezze, inviando dei WhatsApp a scelta multipla con domande sugli usi culinari nel basso medioevo in Boemia e su quanto fosse giusto vaccinare i propri roditori domestici e primogeniti.
Iniziarono i primi “Non mi piace più”. PippoBaudo ne risentì e somatizzò con un cambio repentino del colore dei capelli, quindi tentò un contrattacco, nominando Paolo Brosio, direttore delle strategie comunicative. So che cosa si dissero al momento dell’investitura, perché la cameriera di PippoBaudo è mia cugina.
«Ma mica puoi piacere a tutti» disse Brosio a PippoBaudo.
«Dici?».
«Dico».
«Ma a me piacerebbe»
«Piacere a tutti?»
«Te che dici?»
«Non c’è verso. Ma puoi piacere a me. È un inizio.»
«Fico.»
Da quel momento PipoBaudo sì dedicò troppo a piacere a Paolo Brosio ed il suo governo ne risentì.