Diecocosealmese n.2 – Libri! 

S’era capito che che una cosa che amo in modo speciale sono i libri.Quindi siccome pochi giorni fa è ricorso il 100º anno dalla nascita di quel genio che è stato Roald Dahl, e il 2016 è anche il 400º anniversario dalla morte del mio amatissimo Shakespeare, mi sembrava il caso di scrivere un bell’elenco di libri, e cioè dei 10 più significativi per me, quelli che, almeno fino ad ora, hanno accompagnato la mia vita nei momenti più felici e mi hanno sorretto in quelli più tristi. Uno scrittore una volta ha scritto che i libri sono specchi, riflettono quello che abbiamo dentro. Sono certa che praticamente ogni libro che ho letto sia parte di me e abbia costruito quello che sono, il mio carattere e la mia personalità (detto così pare che sono fatta principalmente da un sacco de carta).

Ci sono però dei libri che hanno avuto la capacità di restarmi dentro più a fondo, senza lasciarmi mai.

Sono quelli i libri per cui ringrazio l’universo di avermi dato la possibilità di leggerli, e grazie anche ai loro autori. I miei geni preferiti.

Non resta che lasciare lo spazio ai miei magnifici 10, in ordine sparso.

1- LA SAGA DI HARRY POTTER di J.K. Rowling

Faccio parte della “generazione Harry Potter” e J.K. Rowling è la mia eroina incontrastata. Sebbene molti credano che si tratti di una stupida storiella, posso assicurare che questo è molto più che un libro per bambini. Harry Potter mi ha insegnato che il coraggio è importante, ma anche la paura. Che sapere le cose è importante, ma se non si usano per aiutare gli altri non servono a nulla. Mi ha insegnato l’importanza dell’amore, dell’amicizia e mi ha dimostrato che la magia, a saperla cercare, esiste davvero. E infatti ci credo fermamente ancora adesso. Continua a leggere

Gli omini verdi. Parte prima.

Benvenuti alla prima puntata dei nostri incotri di racconti. 

Buona lettura! 

Il problema quando non hai idee è che non sai veramente dove andarle a prendere. Quindi ti attacchi a qualsiasi cosa, anche se probabilmente non funzionerà.

E quando passano i giorni, i mesi, e alla fine anche gli anni senza che riesci a tirare fuori qualcosa di decente, subentra l’orrendo risucchio dentro quel pozzo nero chiamato “mancanza di ispirazione” che è tipo la cosa peggiore che possa capitarti se vuoi fare lo scrittore. Dove va uno scrittore senza niente di cui scrivere?

Allora, dopo anni senza riuscire a scrivere una cosa decente che sia una e cominci a sentirti intellettualmente inferiore a un bambino delle elementari, che almeno una frase di senso compiuto riesce a metterla insieme, possono succedere solo due cose.

O getti definitivamente la spugna e, davvero, questa è una delle cose migliori che ti possano capitare, oppure ti viene il chiodo fisso.

E non smetti di pensarci. Cominci a vedere il tuo fallimento ovunque. Cominci a convincerti che chiunque sia meglio di te. Non puoi scappare. In ogni riflesso che vedrai della tua immagine, sopra la tua testa apparirà sempre, puntualmente, la scritta: FALLITO. Manco ad avercelo tatuato in fronte. Continua a leggere