- Le implicazioni psico-analitiche nella pedagogia
- L’attenzione degli educatori sui primissimi anni dell’infanzia
- L’importanza dei valori inconsci e della loro rimozione
- L’importanza dei conflitti affettivi dell’infanzia nello sviluppo della personalità
- Le fasi dello sviluppo del bambino:
- fase orale(riguarda il primo anno di vita del bambino, il maggior piacere proviene dalla mucosa orale e dall’alimentazione),
- fase anale(viene attraversata nel secondo-terzo anno di vita, il piacere è concentrato sulla mucosa anale e sul trattenere o espellere le feci),
- fase fallica(si presenta tra il terzo e il quinto anno di vita, contemporaneamente alla nascita del complesso di Edipo quando il piacere è concentrato sull’organo genitale e sull’onanismo)
- fase genitale(fase che si completa nella pubertà e in cui si accede ai rapporti con l’altro sesso).
- Ogni fase è quindi contraddistinta da investimenti emotivi in una particolare zona del corpo, che in quel momento costituisce la fonte principale del piacere.
- Il bambino e i suoi rapporti con la famiglia e la società.
- Il percorso continuo di autoeducazione
- Adattamento alle richieste della vita relazionale
- Conquista di un equilibrio tra le componenti della sua personalità, evitando forme intollerabili di disagio.
- I sei anni di vita siano decisivi nella costituzione dell’apparato psichico in vista della formazione di una personalità adulta equilibrata.
- La figura dei genitori, poiché un corretto sviluppo psicosessuale si realizza solo mediante positive interazioni con gli adulti.
- La dimensione istintuale.
- la relazione tra la libera espressione delle pulsioni è antisociale e la necessità, sia pure in forma controllata, della loro soddisfazione.
- L’importanza dei valori morali che non sostituiscono l’apparato istintuale che resta la base primaria della natura umana.
- Psicoanalisi parte del bagaglio professionale dell’educatore