Genere: narrativa, dispotico ontologico.
Target: adulti.

Da dove nasce
Mi sono chiesto: «Perché non attingere a quel serbatoio di narrazioni e di miti che sono le radici del pensiero latino che tenta di districarsi nelle nebbie dell’insensatezza dell’esistenza?» Dopo “American Gods” di Neil Gaiman, è arrivato il momento degli dei romani, per tornare a ricordarci da dove veniamo e stabilire un rotta per il futuro.
Di cosa parla
Parla del custode degli Inferi Plutone che brama di diventare umano per amore della propria donna Proserpina e assaporare con lei la gioia del tempo mortale. Parla di umani che vogliono diventare dèi per mettere fine al dolore della condizione umana. Parla di personaggi ai limiti del surreale e di corse contro il tempo. Parla di enigmi esoterici da risolvere e di promesse di risposte alle grandi domande. Narra di simbiosi in cui uomini, dèi e universo diventano un tutt’uno. Racconta di incubazioni e di metamorfosi da umani in dèi e viceversa. Parla di profezie e di Libri sibillini, una raccolta di responsi oracolari sulle sorti di Roma, consegnati dalla Sibilla Cumana a Tarquinio il Superbo.
Cos’è il backup
Qualche tempo fa, su ordine degli dèi, Ercole ha costruito l’Ara Maxima. Se nell’Ara Maxima infili la Clavis, si aprono le porte del Tartaro per sempre, cosa che agli dei fa saltare la mosca al naso. Per questo Ercole ha nominato la famiglia Potizi, custodi dell’Ara. Il cristianesimo prima e la scienza dopo, ne hanno fatto perdere la memoria. Per carità in cambio adesso avete gli antibiotici, ma anche quando regnava il backup non era male. Il backup, come lo chiamate adesso, è la memoria di Roma. Tutto il mischione di dèi maggiori e minuti, noi che viviamo qui sotto, voi che vivete sopra, insomma tutto quello che fa di Roma quello che è. Quella roba che Enea ha portato da Troia, coi Lari e i Penati. Credo che qualcuno dei piani alti tema che il backup sia in pericolo e mi hanno incaricato di avvisarti. Insomma accetti di custodire la Clavis e l’Ara Maxima e di proteggere il backup e tutta quella roba lì che piace tanto ai malati di romanzi fantasy? In fretta però che c’avrei pure i cazzi miei da fare. O sì o no. Fosse per me ti costringerei, ma le regole sono chiare: bisogna sempre accettare con un atto di volontà, altrimenti non vale.
Da un dialogo tra Euridice e Publio Potizi nel Backup.
Dove inizia la storia
Ed è proprio da qui che parte la narrazione. Qualcuno del backup ha infranto le norme che consentono all’aldiqua e all’aldila di mischiarsi. Ai tempi dei romani era tutto più facile, perché non c’erano confini netti, ma poi il cristianesimo prima e la scienza dopo, ha costretto gli dèi a reinventarsi, andando a mimetizzarsi nel tessuto sociale di Roma. Vedi quello? Ti sembra un macellaio? E invece è Mutinus, dio minuto delle partorienti.
«Backup» ha una trama che, in uno stile che va da Neil Geiman a Douglas Adams, passando per Cristopher Moore e Terry Pratchett, intreccia insieme personaggi assurdi e situazioni al limite del surreale, archeologia ed esoterismo, dialoghi rapidi e scoppiettanti in un cocktail che ha lo scopo, se non proprio di castigare ridendo mores, almeno di divertire.
Quando si svolge la storia
Le vicende si svolgono in un arco temporale di 31 anni, a partire dal 1991 fino al 2022.
Dove comprarlo?
Esistono tre modi per acquistare Backup nel mondo conosciuto:
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![]() | Presso la sede romana dell’editore. |
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