Il mio amico Eugenio

Come sarebbe la vita oggi, se all’improvviso Ivo, in arte Caccola, in compagnia del genio della lampada Eugenio e l’amico peluche Peppe Rapper, scoprisse che il cinema non è mai stato inventato? Non resterebbe che tornare indietro nel tempo per rimettere a posto la storia, fra paradossi e situazioni esilaranti.

Ed ecco a voi una ricetta che mischia tradizione millenaria e innovazione, per creare un prodotto originale e divertente.

Prendete una lampada vecchia di mille anni, ma non una qualsiasi. Il colore o la forma non sono importanti, quello che conta è che dentro ci sia… un genio. L’avete trovata? Bene, adesso… agitatela facendo sbattere ripetutamente la testa del genio contro le pareti della lampada, fino a farlo diventare piuttosto rimbambito.

Portate la lampada dal Medio Oriente in una città occidentale dei giorni d’oggi, facendo molta attenzione che durante il viaggio sia continuamente sballottata, per aumentare il rimbambimento del genio.

Adesso prendete un bambino. Cercatelo con le seguenti caratteristiche: molta fantasia, ma pochi amici, tra i quali un elefante rapper e di peluche.

Mettete insieme il genio e il bambino e costringete il primo a realizzare i desideri del secondo, ricordando che il genio non solo è rimbambito, ma usa un linguaggio datato di duemila anni e di un’area geografica e civiltà piuttosto lontana.

Si stanno creando equivoci, gags esilaranti e avventure sgangherate.

Non è ancora abbastanza?

Ok… allora aggiungete il fatto che il peluche, durante le avventure in dimensioni spazio-temporali più improbabili, si anima e diventa un rapper fifone.

Aggiungete ironia e pazzia quanto basta. Un pizzico di educational con viaggi nella storia tra scoperte ed invenzioni.

Il piatto che avete appena creato si chiama “Eugenio” e va servito ancora caldo, dopo i compiti pomeridiani, farcito con una merenda sana e si raccomanda di gustarlo insieme ai vostri bambini, anche perché recenti studi del CNR di Ginevra hanno provato che sviluppa la tendenza negli adulti a tornare bambini.

N.B.: La splendida copertina è di Michela Signoracci (spero un giorno di avere la possibilità di farmi illustrare completamente un romanzo da lei!).

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