Ti è mai capitato di essere convinto che il protagonista e l’antagonista della tua storia abbiano un conflitto a prova di bomba, ma poi ti blocchi lo stesso?
A me almeno millemila volte. In quesi casi di solito è perché il conflitto non è così chiaro come credevo. È i questi momenti che uso il quarto punto del conflitto.
PUNTO NUMBER FOR: il conflitto richiede una «domanda fondamentale».
Se sbucci un conflitto, come se fosse una cipolla, alla fine ci trovi di sicuro la domanda fondamentale della storia, che è quello mette in moto e stabilisce la direzione della narrazione. È il fuoco della prospettiva , l’obiettivo di tutto, la scena madre, dove tutti i nodi vengono al pettine e che può e deve assumere la forma di una domanda.
Riuscirà Cappuccetto rosso a portare il canestrello alla nonna, nonostante il lupo se la voglia mangiare?
Riuscirà Antigone a seppellire il fratello Polinice, contro la volontà del re di Tebe?
Riuscirai a leggere questo posto fino alla fine, nonostante la noia?
Occhio al «nonostante», è l’obbiettivo dell’antagonista. Senza «nonostante», niente conflitto.
Ogni volta che ho messo a fuoco la domanda fondamentale, il blocco creativo è evaporato.
A te è mai capitato di dover rimettere mano alla domanda fondamentale?